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Esplosione a Calenzano in deposito Eni

Esplosione a Calenzano: tra le vittime l’operaio napoletano Vincenzo Martinelli, 51 anni

Lutto a Napoli: è Vincenzo Martinelli, 51 anni, uno degli operai morti nell’esplosione del deposito Eni di Calenzano, nel Fiorentino.
A cura di Valerio Papadia
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Ha colpito anche Napoli, purtroppo, la tragedia verificatasi questa mattina a Calenzano, nella provincia di Firenze, dove il deposito di carburante Eni è stato interessato da una esplosione, che ha provocato la morte di due operai: tra le vittime, infatti, c'è Vincenzo Martinelli, napoletano di 51 anni, autista di cisterne. Da quanto si apprende, il 51enne partenopeo viveva a Prato e aveva due figlie: Martinelli è stato, purtroppo, il primo dei due operai morti a essere identificato; nell'esplosione sono rimasti feriti altri nove operai, mentre sono ancora tre quelli che mancano all'appello.

Il cordoglio per la morte di Vincenzo Martinelli

Sui social, non appena l'identità della prima vittima è stata resa nota, si sono diffusi numerosi messaggi di cordoglio per Vincenzo Martinelli. Ad esempio, il deputato napoletano Francesco Emilio Borrelli, nel condividere una foto dell'operaio 51enne, sui social ha scritto: "Una delle due vittime accertate nell'esplosione avvenuta nel deposito Eni di Calenzano (Firenze) è stata identificata. Si chiama Vincenzo Martinelli, 51 anni, operaio napoletano residente a Prato, un conducente di un'autocisterna. Resta ancora da identificare l'altro morto accertato".

Più intimo, invece, il messaggio di un amico, che su Facebook scrive: "Addio Vincenzo Martinelli, amico, cliente. Grazie di esserci stato questa estate. Ora sei volato in cielo. Rip".

L'esplosione alla raffineria Eni di Calenzano

La tragedia si è verificata intorno alle 10.20 di questa mattina, lunedì 9 dicembre: ancora da individuare le cause dell'esplosione che ha colpito la raffineria Eni di Calenzano; la deflagrazione ha provocato un'alta colonna di fumo, visibile anche a centinaia di metri di distanza. Stando a quanto si apprende, gli operai che si trovavano in quel momento all'interno del deposito sono stati sbalzati in aria: come detto, due sono i morti accertati, mentre tre operai sono ancora dispersi.

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